Effetto privacy negli studi: costa di più tutelare i dati

Effetto privacy negli studi: costa di più tutelare i dati

Dai mille ai 1.500 euro l’anno: questo il costo della privacy per gli studi professionali di medie e piccole dimensioni. Esborso richiesto soprattutto qundo ci si rivolge a un consulente esterno. Una spesa che peserà sempre di più sui bilanci, perché con l’operatività, a partire dal 25 maggio, del regolamento europeo, ci saranno almeno altri 500 euro l’anno da destinare alla gestione dei dati personali che transitano per gli studi professionali, a cominciare da quelli dei clienti. Aumentano, infatti, gli obblighi (si veda l’infografica). Adempimenti mal digeriti dai professionisti, che finora hanno risposto principalmente in due modi: il fai da te, adottato in particolare negli studi legali, più versati agli aspetti giuridici della riservatezza; oppure ricorrendoa consulenze esterne, alle quali, di solito, si affida l’intero pacchettoprivacy: dalla predisposizione della modulistica alla vera e propria protezione dei dati. Ci sono poi studi che vanno più in làe stipulano una polizza per tutelarsi contro rischi particolari, come un atto di pirateria informatica con conseguente richiesta di riscatto per la restituzione dei dati trafugati. Oppure c’è chi, per non doversi occupare in prima persona delle misure di protezione, trasferisce i dati sulla “nuvola”, dele­ gando al gestore la loro tutela.

«Uno strumento­ sottolinea Matteo Colombo, presidente di Asso Dpo, associazione di formazione e consulenza in materia di privacy ­ che sta prendendo sempre più piede. I gestori, come per esempio Google, vendono pacchetti per conformarsi al regolamento Ue trasferendoi dati sul cloud». È in atto una corsa contro il tempo perché, anche se le nuove norme europee sulla riservatezza si conoscono da quasi due anni, è in questi mesi che si sta affrontando il problema. «Abbiamo inviato di recente ­ spiega Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti ­ una circolare a tutti gli iscritti per ricordare i nuovi obblighi e per segnalare un kit, disponibile graziea una convenzione, con le misure per mettersi in linea con il regolamentoe fare una valutazione ponderata dei rischi». È ancora Cuchel a spiegare i motivi dell’affanno: «La normativa sulla privacyè stata sempre vissuta dagli studi medio­piccoli come un fastidio, perché invasiva rispetto al lavoro quotidiano. È una legislazione nata per le grandi realtà e traslata senza graduazione sul resto dei professionisti». Ora, però, la prospettiva europea (regole uguali per tutti) e il giro di vite sulle sanzioni rende tutto più urgente. «Finora l’attenzione sulla privacy da parte di molti studi professionali ­ afferma Antonello Bevilacqua, componente dell’Organismo congressuale forense non è stata massima. Anche perché le regole sulla riservatezza sono state vissute male: sono state varate senza sentire le categorie e hanno rivoluzionato il nostro lavoro. Se, però, la situazione fino a oggi è stata tollerata, nel futuro non lo sarà». Gli avvocati hanno in genere scelto il metodo fai­da­te.

Il regolamento europeo, però, porta nuovi adempimenti e soprattutto un nuovo approccio: dal concetto di accountability a quello di privacy by designe privacy by default. Potrebbe, dunque, essere necessario rivolgersi all’esterno. È quanto solitamente fanno gli altri professionisti. «Chiamiamo in causa un consulente ­ aggiunge Cuchel ­ con un costo che, mediamente, è di 1.500 euro l’anno. Un esborso non di poco conto nel bilancio di uno studio medio­piccolo.E ora dovremo preventivare un aggravio di circa 500 euro». «È necessario mettersi nell’ottica che la privacy è un processo commenta Colombo­e va affrontato secondo la cultura della compliance, consapevoli che il costo per un corretto trattamento dei dati alla fine si trasforma in un valore aggiunto per lo studio».

Il manuale a misura di riservatezza in 14 punti

01| NORME APPLICABILI

Oggi Il codice della privacy (Dlgs 196/2003) Dal 25 maggio Il regolamento europeo 2016/679 (Gdpr, General data protection regulation, ovvero regolamento generale sulla protezione dei dati)

02| OBBLIGO DI INFORMATIVA Come si applica oggi Per clienti, dipendenti, collaboratori, fornitori, ecc. l’informativa può essere anche orale, una­tantum,e fornita mediante l’affissione della stessa nei locali dello studio. L’informativa nonè dovuta per la difesa in giudizioo per investigazioni difensivee sei dati non sono raccolti presso l’interessato Come cambierà il 25 maggio L’obbligo nella sostanza non cambia. Il regolamento europeo insiste sulla chiarezzae semplicità dell’informativa, che deve, tra l’altro, contenere il riferimento, quandoè previsto, del responsabile della protezione dei dati (Dpo)

03| CONSENSO DELL’INTERESSATO PER L’UTILIZZO DEI DATI COMUNI Come si applica oggi Il consenso non è necessario sei dati personali comuni sono utilizzati: 8 per fini difensivi; 8 per eseguire un contratto; 8 per soddisfare un obbligo di legge (per esempio: antiriciclaggio); 8 per dati di fonte pubblica (per esempio: dati dell’anagrafe); 8 per dati economici (per esempio: codice fiscale). Al di fuori di questi casi, per il trattamento dei datiè necessario acquisire il consenso dell’interessato Come cambierà il 25 maggio Le regole non cambiano ma il consenso non deve essere più documentato per iscritto

04| CONSENSO DELL’INTERESSATO PER L’UTILIZZO DEI DATI SENSIBILI Come si applica oggi Il consenso nonè richiesto sei dati sensibili sono trattati: 8 per fini di difesa in giudizioo per investigazioni difensive, previa autorizzazione del Garante; 8 analogamente per dati su condanne penalio lo stato di condannatoo indagato (dati giudiziari); 8 per trasferimenti esteri di dati per gli stessi motivi; 8 per la gestione di rapporti di lavoroe per la sicurezza sul lavoro; 8 peri dati sensibili trattati in conformità all’autorizzazione generale n.1 del Garante; 8 peri dati giudiziari trattati in conformità all’autorizzazione generale n.7 del Garante. Al di fuori di questi casi, per il trattamento dei datiè necessario acquisire il consenso dell’interessato Come cambierà il 25 maggio Le condizioni non cambiano, ma le autorizzazioni del Garante potranno essere rivisitate

05| NOTIFICAZIONE AL GARANTE Come si applica oggi La notificazione va effettuata solo in casi particolari. Sono esonerati dall’obbligoi trattamenti dei dati personali finalizzatia investigazioni difensiveo alla difesa in giudizio Come cambierà il 25 maggio Nonè più prevista

06| FAR VALEREI PROPRI DIRITTI Come si applica oggi L’interessato ha il diritto di sapere se ci sono dati che lo riguardano; se esistono, gli devono essere comunicati in forma intelligibile. Può chiedere che i dati siano aggiornati o integrati e, se sono trattati illegittimamente, che vengano cancellati o resi anonimi. Il dirittoè sospeso se pregiudica le investigazioni difensiveo il diritto di difesa Come cambierà il 25 maggio Le regole non cambiano, con qualche diritto in più, come la restrizione d’uso pendente una contestazione

07| REGISTRO DEI TRATTAMENTI Come si applica oggi Nonè più dovuto dopo l’abolizione del Dps (documento programmatico della sicurezza) Come cambierà il 25 maggio Il regolamento introduce l’obbligo per le organizzazioni con più di 250 dipendenti, ma l’adempimento vale anche per quelle organizzazioni al di sotto di tale tetto se il trattamento include dati sensibilio giudiziari

08| PRIVACY BY DESIGNE BY DEFAULT Come si applicano oggi Non previste Come cambierà il 25 maggio Il titolaree il responsabile del trattamento- dopo aver valutato il contesto, le finalità del trattamento, le soluzioni tecnologichea disposizioneei costi- devono adottare misure per prevenirei rischi sulla privacy (privacy by design). Inoltre, devono fare in modo che vengano utilizzati, per impostazione predefinita, soloi dati necessari per ogni specifico trattamento (privacy by default)

09| VALUTAZIONE D’IMPATTO DELLA PROTEZIONE DEI DATI Come si applica oggi Non prevista Come cambierà il 25 maggio Da attuare quando il trattamento presenta rischi potenzialmente elevati per gli interessati

10| ACCOUNTABILITY Come si applica oggi Non prevista Come cambierà il 25 maggio Principio per cui il titolare- una volta valutato l’ambito, le finalità dell’uso dei dati personaliei rischi connessi- adotta una serie di misure organizzativee tecniche che prevenganoi problemie lo mettano nelle condizioni di dimostrare l’adeguamento al regolamento Ue

11| SICUREZZA DEI DATI Come si applica oggi Misure minimee adeguate da adottare Come cambierà il 25 maggio Approccio basato sul rischio

12| OBBLIGHI DI PROTEZIONE DEI DATI NEL RAPPORTO CONI CLIENTI Come si applica oggi Definiti con la lettera di incarico Come cambierà il 25 maggio L’obbligo non cambia

13| DATA BREACH Come si applica oggi Non previsto Come cambierà il 25 maggio Nel caso di violazione dei dati (per esempio, per un attacco informatico) il titolare lo deve comunicare al Garante entro 72 ore. Lo deve comunicare anche agli interessati, se il rischioè altoea meno che non dimostri di aver adottato misure di sicurezza adeguate

14| SANZIONI Come si applicano oggi Previste sanzioni amministrativee penali: per le prime non si va oltrei 300mila euro Come cambierà il 25 maggio Vengono inasprite le sanzioni amministrative pecuniarie, che possono­ tenuto conto dei principi di proporzionalità­ arrivarea 20 milioni di euro

IL GLOSSARIO Accountability Principio di “responsabilizzazione”, cioè ogni azienda deve essere in grado di dimostrare la propria conformità al Gdpr Dpia Data protection impact assessment o valutazione d’impatto sulla protezione dei dati: consiste nella valutazione dei rischi derivanti dal trattamento di dati personali per i diritti e le libertà degli interessati nonché delle misure atte a mitigarli; obbligatoria quando si presume un rischio elevato n Dpo Data protection officer (responsabile della protezione dei dati ) nuovo organo indipendente di sorveglianza circa l’effettività del sistema realizzato dall’azienda per essere conforme al Gdpr; obbligatorio nei casi previsti dalla legge n Data breach Qualsiasi violazione di sicurezza riguardante dati personali, come la distruzione, l’accesso, la modifica o la divulgazione non autorizzati dei dati, oppure la perdita degli stessi n Dato personale Qualsiasi informazione suscettibile di identificare un individuo n Gdpr General data protection regulation ovvero il regolamento dell’Unione europea 2016/679 del 27 aprile 2016. Il regolamento diventerà operativo il 25 maggio prossimo in tutti i Paesi Ue , dopo due anni durante i quali è stato dato modo agli operatori di adeguarsi alle nuove regole. Il regolamento, che non ha bisogno di recepimento, manda in soffitta la direttiva 95/46/Ce, dalla quale hanno preso spunto le varie normative nazionali sulla privacy ora in vigore, compreso il codice italiano (il Dlgs 196/2003)